I disturbi psicosomatici
Il corpo e la mente sono due facce della stessa medaglia, dimensioni diverse di uno stesso organismo: il benessere nasce dal loro equilibrio.
Il corpo e la mente non sono due cose separate e distinte, ma sono intimamente collegati e l’uno influisce sull’altro. Un emozione, come la paura, può produrre un effetto fisiologico come il sudore, il pallore ed altre reazioni fisiche. Allo stesso modo un evento fisiologico, come il ciclo mestruale in una donna può causare irritabilità, ansia, alterazione dell’umore ed altri sintomi psicologici.
Possiamo quindi utilizzare il termine Psicosomatico per descrivere l’interazione dei processi mentali con quelli fisici. Molte volte ci è capitato, in un momento di tensione, di sentire “un nodo alla gola”, ciò altro non è che la somatizzazione, ossia un collegamento diretto tra le nostre emozioni e il nostro corpo.
In ambito medico ormai si ha una visione multifattoriale del concetto di malattia, in quanto ogni evento è conseguente all’intrecciarsi di molti fattori, tra i quali quello psicologico. Si suppone che quest’ultimo, a seconda della sua natura possa agire favorendo l’insorgere di una malattia, o al contrario aiutandone la guarigione. Quindi la psicosomatica è una branca della medicina che relaziona la mente con il corpo, cioè la sfera emozionale ed affettiva con il soma (il disturbo), cercando di capire e rilevare quanto l’emozione influenzi il corpo.
Guardare il paziente attraverso un’ottica psicosomatica, significa considerare l’uomo come un tutto unitario, dove la malattia si manifesta a livello organico come sintomo e a livello psicologico come disagio, ponendo l’attenzione non solo alla espressione fisiologica della malattia, ma anche all’aspetto emotivo che l’accompagna.
In poche parole le malattie psicosomatiche sono quelle patologie che si evidenziano e colpiscono il corpo (stomaco, apparato respiratorio, pelle cuore, ecc.), ma nascono e trovano la loro origine nella psiche.
A volte, la malattia psicosomatica si esprime con un temporaneo stato di allerta del sistema nervoso centrale, che provoca un transitorio malfunzionamento di un organo, il quale, finito l’allarme, tornerà al normale funzionamento. Ma vi sono dei casi più gravi, in cui se l’influsso negativo del SNC si fa più prolungato, più duraturo o più intenso, la malattia psicosomatica può manifestarsi in maniera più seria.
Spesso un disturbo viene diagnosticato come psicosomatico, dopo che il paziente è stato sottoposto a diversi esami clinici e di laboratorio e i risultati emersi rientrano nella norma, ma…l’individuo continuava a presentare diversi disturbi somatici.
Cosa importante a tal proposito è che le persone pongano maggiore attenzione alla salute psichica, cioè bisogna considerare le proprie emozioni sia negative sia positive. A volte si ha bisogno anche delle emozioni forti che si provano nella malattia, in modo da “vincere” la sfida!
Ma è possibile sentirsi vivo solo quando si sta male? A volte si utilizza il sintomo per stare meglio con se stessi e con gli altri, allora diventa più difficile guarire. Attenzione però, ciò non significa che ci si ammala volontariamente! Capita anche, di sentirsi dire che si sta fingendo a stare male, con il risultato che ci si sente incompresi e offesi nella propria sofferenza. Allora il dolore diventa intollerabile e trovandosi nella difficoltà di chiedere aiuto, non si permette agli altri di starci vicino, o di stare vicino a chi soffre, soprattutto se gli vogliamo bene. A volte è più facile chiedere aiuto a dei professionisti, in quanto essendo meno coinvolti emotivamente, permettono di vedere le situazioni in maniera più obiettiva e di conseguenza di reagire.
La conquista maggiore di un individuo è quella del benessere soggettivo, ossia vivere le esperienze piacevoli della nostra vita, soprattutto nella quotidianità. E’ importante cercare il proprio benessere all’interno della vita di tutti i giorni e non al di fuori, questo permette di sentirsi bene nello scorrere della propria giornata, senza doversi staccare dalla realtà in cui si vive. Alcuni di noi, si creano una vita ideale che si scontra poi con quella reale, da qui nascono i conflitti interiori, i quali se non espressi attraverso la comunicazione verbale si manifestano per mezzo del corpo, cioè si somatizza il malessere psichico.
Concludo dicendo che è importane imparare ad ascoltare e ad accogliere ciò che ci dice il nostro corpo, in quanto è il mezzo per comunicare con il nostro IO interiore: il corpo non mente e neanche le emozioni ingannano.