Disturbi del sonno – l’insonnia

Il sonno rappresenta per tutti noi un bisogno fondamentale, riesce a regolare tutte le funzioni dell’organismo, dalla memoria al cuore, assicurando benessere alla nostra giornata, infatti, un cattivo sonno conduce a pesanti conseguenze diurne e a malessere psicofisico.
Circa buona parte della popolazione ha difficoltà a dormire durante la notte. A partire da questa condizione, voglio fare chiarezza sul concetto di insonnia.
Non è stato stabilito un numero standard di ore di sonno, ma è un fattore soggettivo ampiamente variabile in base al bisogno di ciascuno, un breve dormitore può essere soddisfatto da 5 ore; un lungo dormitore può non sentirsi ancora riposato, dopo 10 ore di sonno. Quindi l’insonnia va definita in relazione alle ore di sonno di cui necessità l’individuo.
Alcuni brevi dormitori ricercano assistenza medica e psicologica perché ritengono che dovrebbero dormire di più, anche se stanno bene. Rassicuro queste persone sul fatto che qualsiasi durata del sonno è sufficiente se ci si sente riposati.
L’insonnia non è una malattia che può essere curata da una medicina, bensì è un sintomo che segnala che qualcosa nel nostro organismo non va bene. Se è causato da dolore o disagio fisico, allora bisogna garantire il sollievo fisico necessario da permettere il sonno. Può anche presentarsi come sintomo secondario a problemi personali o disturbi psicologici e l’attenzione va posta su queste problematiche che hanno bisogno di essere direttamente trattate.
Solitamente ai pazienti vengono prescritti farmaci ipnoinducenti sulla base dei sintomi riportati dal paziente, cioè i pazienti riferiscono al medico che la notte dormono poco e il farmaco viene prescritto in base a questa testimonianza. In questo modo non si sta tenendo conto della reale esistenza dell’insonnia nel soggetto, dire “dormo poco” nelle persone che si definiscono “insonni”, è un modo di sottostimare la quantità di sonno passata a dormire e la sensazione di riposo avvertita il giorno dopo.
L’insonnia reale è una condizione in cui il sonno è alterato nella sua qualità e quantità fino all’assenza. E’ caratterizzata da difficoltà ricorrente ad addormentarsi, risveglio precoce, difficoltà a mantenere il sonno durante la notte, agitazione e irrequietezza mentre si dorme, qualità del sonno spesso insoddisfacente. La sensazione ovvia che si prova il giorno seguente è un’eccessiva sonnolenza.
L’insonnia può essere temporanea o di breve durata, e si presenta come disturbo conseguente a situazioni psicofisiche, condizioni socio- ambientali- lavorative cronicamente sfavorevoli (lavoro a turni, continui cambiamenti di fuso orario, caratteristiche poco idonee dell’ambiente in cui si dorme), una malattia, un ricovero in ospedale, un lutto, assunzione di farmaci stimolanti. Questo tipo di insonnia, è destinata a risolversi in relazione all’elaborazione e al superamento della causa scatenante. L’insonnia può essere anche persistente o a lunga durata, in questo caso vanno curati sia il sintomo, cioè l’insonnia, che la causa.
Accanto alle diverse cause che comportano l’insonnia, vanno affiancati aspetti individuali legati all’igiene del sonno, ossia scorrette abitudini di vita che impediscono una buona qualità del sonno.
A tale proposito di seguito vengono riportati dei suggerimenti per un buon sonno:
- andare a letto a orari regolari e alzarsi sempre alla stessa ora al mattino;
- evitare di recuperare il sonno con sonnellini pomeridiani prolungati;
- svolgere moderato esercizio fisico giornaliero, ma non nelle ore precedenti il sonno;
- evitare di svolgere attività mentali troppo impegnative nelle ore serali
- parlare delle proprie paure e preoccupazioni
- evitare di usare il letto per attività diverse dal sonno o dall’attività sessuale (es. guardare la televisione, mangiare, etc.)
- quando non si riesce a dormire, alzarsi ma non svolgere attività fisica
- evitare di rimanere nel letto invocando il sonno, si farà aspettare
- evitare di dormire in ambienti rumorosi, troppo caldi o troppo freddi
- evitare di assumere troppo a lungo farmaci per dormire
- evitare di assumere sostanze stimolanti (caffè, tè, etc.) di sera
- evitare di bere alcolici di sera
- andare a letto solo se si ha sonno